
Nel cuore pulsante della Silicon Valley, il 12 aprile 2013, un sorprendente incontro ha avuto luogo: Thich Nhat Hanh, uno dei monaci zen più venerati al mondo, ha guidato oltre 700 dipendenti di Google nella pratica di meditazione dei "Tre Respiri".
Ma cosa può insegnare un maestro zen in un'azienda tecnologica all'avanguardia? La risposta risiede in un concetto fondamentale: da una mente calma e libera nascono idee innovative.
La Mente come una Scimmia
Immaginate la vostra mente come una scimmia impazzita, che salta da un pensiero all'altro senza sosta. Questo antico detto cinese cattura perfettamente la frenesia dei nostri pensieri quotidiani. Siamo costantemente bombardati da stimoli, lavoriamo a ritmi vertiginosi e raramente ci concediamo il lusso di una pausa. La domanda è: quando è stata l'ultima volta che avete smesso di pensare, anche solo per un momento?
Nella nostra società frenetica, la mente è spesso sopraffatta. Ma i leader di Google e altri imprenditori della Silicon Valley, come Steve Jobs, avevano già allora compreso che la meditazione e la mindfulness possono essere strumenti potenti per liberare la mente da questo caos.
Steve Jobs, in particolare, era noto per il suo interesse per la meditazione e la filosofia orientale. Si dice che abbia partecipato a ritiri di meditazione e abbia tratto ispirazione dalla pratica zen nel suo approccio alla vita e al lavoro, credendo che la chiarezza mentale fosse essenziale per l'innovazione. La meditazione non è solo una pratica orientale distante da noi; è una necessità per il benessere mentale, fondamentale per la creatività e la produttività.
L' Importanza di Fermarsi
La nostra mente irrequieta non ci permette di goderci i momenti presenti. Secondo una ricerca condotta ad Harvard, il 47% del nostro tempo è speso a pensare a qualcos'altro, spesso cose negative, il che porta a stress e infelicità. Ma c'è una soluzione: la pratica dei tre respiri, sviluppata a Plum Village, la comunità fondata da Thich Nhat Hanh in Francia.
Immagina un suono di campana che segna il momento di fermarsi. Ogni quarto d'ora, i monaci e i visitatori si prendono una pausa per effettuare tre respiri profondi. Questa semplice pratica permette di riportare la mente a uno stato di calma e libertà. Non è sorprendente che, nonostante la nostra convinzione di non avere tempo, fermarsi possa portare immediato benessere? Gli studi dimostrano che questa pausa riduce la frequenza cardiaca, riequilibra la pressione arteriosa e calma il sistema nervoso.
Durante l'incontro a Google, Thich Nhat Hanh ha parlato dell'importanza di "essere presenti" in ogni momento, sottolineando come la tecnologia, pur essendo un potente strumento, possa anche distrarci dalla vita reale. La sua visione ha risuonato fortemente con i dipendenti, molti dei quali si sono sentiti sopraffatti dalle pressioni quotidiane.
Esercizio guidato dei Tre Respiri
Ti invito a provare questa pratica. Trova una posizione comoda e chiudi gli occhi.
Inspiro 1: Osservo la mia mente che giudica, calcola, confronta, anticipa... Espiro: Lascio andare ogni pensiero e preoccupazione.
Inspiro 2: Ascolto le sensazioni fisiche. Espiro: Rilascio ogni tensione.
Inspiro 3: So che sto inspirando. Se la mente si distrae, gentilmente la riporto al respiro. Espiro: Calma, agio, sorrido e lascio andare.
Prima di riaprire gli occhi, prenditi un momento per riflettere su questa sensazione di calma. Come ti senti? Sei riuscito a fermare, anche solo per un attimo, i pensieri saltellanti?
È del tutto normale se non ce l'hai fatta. La mente, come il corpo, ha bisogno di allenamento. Questa pratica può essere eseguita in qualsiasi momento della giornata, specialmente quando ti senti sopraffatto o distratto.
Piccoli rituali
Per migliorare la nostra vita, Thich Nhat Hanh suggerisce di stabilire piccoli rituali: fermarsi a respirare prima di salire in macchina o utilizzare un promemoria, come un foglietto con scritto “Respira!”, per ricordarci di tornare al momento presente. Questi gesti, se praticati con costanza, possono portare a cambiamenti significativi nella nostra quotidianità.
Quando l'energia della consapevolezza ci accompagna, diventiamo più stabili e rilassati, riducendo il rischio di essere sopraffatti da emozioni negative come rabbia e stress. Ciò ci permette anche di affrontare difficoltà con maggiore lucidità, vedendo opportunità e soluzioni in ogni ostacolo.
Tra i metodi suggeriti per praticare la consapevolezza, troviamo:
- La campana: un suono che ci invita a fermarci e respirare ogni 15-30 minuti. Possiamo impostare un suono sul nostro smartphone utilizzando l'app di allarmi o promemoria.
- Un sassolino: un oggetto che, ogni volta che lo toccheremo, ci ricorderà di tornare al respiro. Possiamo metterlo in una tasca ad esempio.
- Meditazione del semaforo: un momento di riflessione e respiro ogni volta che ci fermiamo a un semaforo rosso. Possiamo incollare un post it sul parabrezza della nostra macchina in modo da non dimenticarci.
Altri suggerimenti includono sorridere, respirare prima di rispondere al telefono, e apprezzare i momenti quotidiani come mangiare o lavarsi i denti. Anche il semplice atto di svegliarsi al mattino con un sorriso può segnare l'inizio di una giornata più serena.
Ogni azione quotidiana può diventare un'opportunità per esercitare la presenza mentale. Tre respiri possono trasformarsi in un gesto semplice ma potente, da ripetere durante la giornata. Che sia mentre apriamo una finestra, sotto la doccia, o mentre aspettiamo il caffè, fermarsi per un momento può davvero cambiare la nostra vita.
La pratica dei Tre Respiri non è solo un modo per ritrovare la calma, ma una vera e propria via per una vita più felice e consapevole, benefica non solo per noi stessi, ma anche per chi ci circonda.
Conclusione
Quello che abbiamo fatto nella pratica guidata si chiama consapevolezza, presenza mentale, o mindfulness. Da quando l'ho scoperta, diversi anni fa, per me è diventato un modo di vivere nuovo, ricco di significato. Come recita un antico insegnamento buddista: "Il passato è già andato, il futuro non è ancora arrivato, il presente è l'unico momento che abbiamo."
Anche Steve Jobs, in un'intervista rilasciata a Walter Isaacson, ha affermato: "La creatività nasce nel silenzio della mente". Questa citazione evidenzia l'importanza del silenzio e della meditazione nel processo creativo.
Possiamo aiutare la nostra "scimmietta mentale" a trovare un po' di quiete? La risposta è sì. E in questo viaggio verso la calma, ogni respiro conta.
Bibliografia e riferimenti
- Thich Nhat Hanh. (1991). "The Miracle of Mindfulness: An Introduction to the Practice of Meditation". Boston: Beacon Press.
- Kabat-Zinn, J. (1990). "Full Catastrophe Living: Using the Wisdom of Your Body and Mind to Face Stress, Pain, and Illness". New York: Delacorte Press.
- Matthew A Killingsworth, Daniel T Gilbert (2010). "A Wandering Mind Is an Unhappy Mind". Science. 330(6006), 932.
- Walter Isaacson (2011) "Steve Jobs". New York: Simon & Schuster.
- Plum Village. (n.d.). "The Practice of Mindfulness". Recuperato da Plum Village Official Website il sito ufficiale della comunità fondata da Thich Nhat Hanh, che offre risorse e informazioni sulla pratica della mindfulness
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